Le origini dell'Olio Garda DOP
Il clima e le caratteristiche morfologiche del territorio del Lago di Garda erano note sin da tempi antichi.
“Garda deputavit ad oleum” (il Garda si identifica nell’olivicoltura), scriveva un abate del monastero di San Colombano di Bobbio nell’835.
Nonostante già gli antichi romani conoscessero e apprezzassero le proprietà dell’olio d’oliva, fu durante l’Alto Medioevo che questo pregiato prodotto assunse maggior rilevanza.
Un editto del 643 dimostra l’attenzione e la tutela riservati a questa coltura: prevedeva, infatti, sanzioni pecuniarie a chi veniva scoperto a danneggiare le piante di olivo nei villaggi del Lago.
Furono i monaci, in particolare, a contribuire notevolmente allo sviluppo dell’agricoltura nell’area gardesana. In seguito alla caduta dell’Impero Romano e le conseguenti invasioni barbariche, infatti, le campagne si trovavano in uno stato di abbandono.
L’agricoltura si riprese quando le condizioni politiche si stabilizzarono, sotto la guida dei Longobardi; allo stesso tempo, in quest’epoca, si fece spazio la presenza dei monaci: dai secoli VIII-IX, grazie i possedimenti dei monasteri di San Zeno di Verona e quello di San Colombano di Bobbio, la coltivazione dell’ulivo conobbe una forte ripresa.
L’olio che si estraeva dai frutti dell’ulivo, oltre l’uso alimentare e quello medico, serviva anche per i riti religiosi.
L’olio del Garda, già all’epoca, era caratterizzato da un’alta qualità, ma l’uso alimentare era destinato a pochi, poiché “4-6 Kg di olio gardesano valevano quanto un maiale molto grande”.
Nel Rinascimento, invece, le coltivazioni degli ulivi furono riorganizzate con un sistema di terrazzamenti affacciati sul lago, che caratterizzano tutt’oggi il paesaggio; noto, dal 1968, come “Riviera degli Ulivi”.
La fama dell’olio del Garda è andata sempre più aumentando e, nel 1997, ha ottenuto dall’Unione Europea il riconoscimento della Denominazione di Origine Protetta. Oggi rientra fra le prime cinque realtà olivicole italiane DOP.
Numerosi sono gli oleifici che sorgono lungo le varie sponde del Lago. Anche i monaci dell’Eremo di San Giorgio producono il loro olio, grazie ai nove ettari di uliveto (in cui sono presenti anche ulivi secolari); a testimoniare, ancora una volta, l’antico legame tra i monaci e questo prezioso prodotto.
Territorio e uliveti
L’Olio Extra Vergine di Oliva Garda DOP è prodotto in diverse zone del Lago di Garda, si distingue in: “Bresciano”, “Orientale” e “Trentino” a seconda, appunto, della specifica area lacustre di produzione.
Com’è risaputo, l’Olivo (Olea europaea) cresce nelle aree più calde e asciutte del Mediterraneo; è una pianta, infatti, che ama il sole e non richiede troppa acqua.
Le piantagioni di ulivo del Garda sono quelle più a nord del mondo: questo è possibile grazie al particolare microclima del Garda, reso mediterraneo proprio dalla presenza del lago stesso. Il clima mite è favorito inoltre dalla protezione delle catene montuose circostanti.
Gli ulivi del Garda fanno quindi parte di una realtà a sé, unica e peculiare, e questo incide anche sulle caratteristiche dell’olio del Garda DOP: delicato, fruttato e dalle straordinarie proprietà organolettiche.
Quest’olio si estrae dalle varietà di ulivo più diffuse in questi territori: Casaliva, Frantoio e Leccino.
In particolare, la Casaliva è la varietà autoctona del Lago di Garda.
Queste tre varietà di ulivo devono essere presenti negli oliveti per almeno il 55%; mentre, per il restante 45% (max) possono concorrere altre varietà.
Olio del Garda DOP:caratteristiche
L’olio Garda DOP si ottiene solamente attraverso processi meccanici e fisici, che servono a tutelare le caratteristiche qualitative del frutto.
Il processo produttivo inizia dalla raccolta delle olive, che deve avvenire entro il 15 gennaio di ogni anno. Le varie operazioni di oleificazione, invece, iniziano entro cinque giorni dalla raccolta delle olive.
Il risultato è quello di un olio dal sapore delicato, piacevolmente fruttato, con una lieve sensazione di amaro e di piccante e con un retrogusto di mandorla dolce; gli equilibrati aromi sono di erba fresca, erbe aromatiche, fieno e carciofo.
È leggero e facilmente digeribile, la caratteristica più nota è la sua bassissima acidità. Si tratta di olio molto versatile, infatti accompagna perfettamente ogni pietanza, da semplici insalate a piatti più elaborati a base di carne o di pesce, esaltandone il gusto senza coprirlo o alterarlo.
A garantire l’alta qualità dell’Olio del Garda e tutte le sue caratteristiche sopraelencate, vi è un Consorzio di Tutela, con relativo disciplinare di produzione. Solamente i produttori che rispettano questo disciplinare possono inserire in etichetta la dicitura “Garda DOP”.
Il Consorzio di Tutela dell'Olio Extravergine Garda DOP in numeri
Il disciplinare di produzione stabilisce le varietà di olive ammesse, l’iscrizione degli uliveti, la delimitazione delle zone di produzione e la produzione massima per ettaro, oltre i parametri chimici ed organolettici.
Segue una pianificazione di controlli, di valutazione organolettica, effettuata da un gruppo di assaggiatori esperti, e delle norme di commercializzazione.
Infine, secondo questo atto, le caratteristiche tipiche dell’olio Garda DOP devono essere:
- Colore: Dal verde al giallo più o meno intensi
- Odore: Fruttato medio o leggero
- Sapore: Fruttato, note di dolce e un retrogusto tipico di mandorla
- Acidità massima: 0.5% in acido oleico
Museo dell’olio a Bardolino e oleifici
Per approfondire la conoscenza di questo prodotto eccezionale, a Bardolino si trova un museo dedicato all’olio.
Qui, viene raccontata la coltivazione dell’olivo e tutte le fasi di produzione dell’olio d’oliva.
Nel museo sono presenti strumenti antichi e inediti in uso nei frantoi dal 1700 sino agli inizi del 1900, come l’imponente pressa a leva in legno di quercia; non mancano inoltre suppellettili e attrezzi utilizzati nelle varie epoche. Scopri di più alla pagina musei.
Per conoscere i produttori associati al Consorzio di Tutela Garda DOP visita www.oliogardadop.it